Il Comunicatore Tecnico, una figura essenziale spesso sottovalutata

Nelle aziende la comunicazione tecnica è spesso sottovalutata: la realizzazione del manuale istruzioni è spesso ritenuta un aggravio di lavoro necessario solo per assolvere agli obblighi legislativi e che la sua utilità sia quantomeno dubbia “tanto poi nessuno lo leggerà”. In quest’ottica, il compito viene quasi inevitabilmente affidato (scaricato sarebbe il termine più corretto) senza una valutazione delle attitudini e delle competenze della persona, facendo spesso ricadere la scelta sulle figure meno adatte: gli stessi progettisti del prodotto.

La comunicazione tecnica invece ha bisogno di una figura professionale ben precisa il Comunicatore Tecnico.

Il Comunicatore Tecnico è colui che è in grado di suggerire strutture, formati, linguaggi, forme e pubblicazioni per rendere comprensibile ciò che non lo è: rappresenta di fatto il "ponte" tra progettisti e utilizzatori.

I manuali istruzioni infatti non sono semplici oggetti obbligatori per via delle normative ma vero e propri atti comunicativi, e come tali sono animati da regole e immersi in un contesto: un buon manuale nasce da un’interazione complessa e strutturata tra Comunicatore Tecnico e progettisti: interazione che prevede passaggio di documentazione di progetto e specifiche tecniche, riunioni, interviste, prove e revisioni reciproche. 

Ma il ruolo del Comunicatore Tecnico non finisce qui: in quanto esperto nelle problematiche di utilizzo, può essere coinvolto nelle varie fasi del processo produttivo: da quelle iniziali di definizione dei requisiti, delle funzionalità e dell’interfaccia, ad esempio, alle fasi finali di test e analisi dell’usabilità del prodotto e questa collocazione trasversale del Comunicatore Tecnico e il suo ruolo di supporto agli altri processi aziendali innescano così un ciclo virtuoso di miglioramento del prodotto e delle varie fasi produttive.

Le caratteristiche principali di un Comunicatore Tecnico si possono così riassumere:

  • capacità di analisi dei testi e di codifica in termini di semplicità nei confronti del target finale

  • attenzione per i dettagli

  • capacità di organizzazione

  • capacità di riconoscere schemi ricorrenti

  • capacità di intervistare gli esperti

  • capacità di scrittura e rielaborazione dati

  • capacità di mettersi nei “panni dell’altro”

  • passione per la tecnologia

  • capacità di relazione con le persone

  • buona conoscenza della lingua italiana

Parliamo anche di questo al Corso “Manuali perfetti”

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Il Comunicatore tecnico tra percezione e realtà (parte 1)

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Manuale istruzioni: 5 errori da non fare!