REDATTORE O COMUNICATORE TECNICO
La differenza non è chiara a tutti.
Nelle aziende in cui vado, mi capita spesso di sentir chiamare chi fa i manuali istruzioni, in tutti i modi possibili: “Il grafico”, perché viene associato al fatto che anche il manuale viene impaginato come una brochure o forse perché sa usare la suite di Adobe …( con buona pace dei contenuti)! “Quello che fa i manuali”, quando fa un sacco di altre cose, tra le quali anche i manuali e di solito è l’ultimo arrivato.
È raro che venga chiamato Redattore tecnico è ancora più difficilmente Comunicatore tecnico. Questo dimostra già di per se, quanto sfugga il valore del ruolo e possiamo quindi immaginare quanto poco sia percepita la differenza tra i due.
Io mi sono fatto questa idea:
Il Redattore tecnico, in sostanza, scrive bene (con linguaggio tecnico) quello che il progettista ha scritto male, rende le immagini, che il progettista gli ha passato (spesso di malavoglia), facilmente comprensibili, verifica che i contenuti siano congruenti con le norme di sicurezza. Insomma è un compito importante, adatto a chi è capace di essere metodico con grande capacità di concentrazione.
Queste caratteristiche sono quelle di un profilo detto a “I” (più verticale che orizzontale).
Ma la comunicazione tecnica è qualcosa di diverso. Il Comunicatore tecnico deve essere capace di dare la forma comunicativa più adatta ai contenuti tecnici, per tutte le tipologie di media, per distribuirli sia alle varie aree aziendali (dal marketing, al pre-vendita, alla vendita e al post-vendita) sia al di fuori dell’azienda (agli utilizzatori e ai tecnici). Parla, interagisce e collabora con tutti per capire le esigenze e trovare soluzioni. Porta l’informazione tecnica a sistema e, nella forma più alta, funge da catalizzatore e fluidificatore tra le varie aree aziendali.
Queste caratteristiche sono quelle di un profilo detto a “T” (più orizzontale che verticale).
Il fatto che le due funzioni richiamino due profili così diversi già la dice lunga sulla differenza tra i due ruoli: servono due persone differenti nel carattere e nelle attitudini non nelle competenze.
Credo che, in una azienda che produce beni tecnici, che vede se stessa, tra 5-10 anni, ancora attiva, in crescita e profittevole questi due ruoli non possono mancare e soprattutto … con le persone giuste al posto giusto.